Back
SCELTA DEGLI ANIMALI E MODALITÁ DI IMMISSIONE SUL TERRITORIO DELL'ATC
Per le immissioni saranno utilizzati animali di origine selvatica o di allevamento. In entrambi i casi esistono elementi positivi e negativi che concorrono a determinare la scelta degli animali.
I primi hanno sicuramente un alto grado di adattabilitá all'ambiente, per la facilitá con cui riescono a procurarsi il cibo, a trovare idonei nascondigli e luoghi di nidificazione e a proteggersi dai predatori. D'altro canto non é cosí facile disporre di un sufficiente numero di individui selvatici, (lepre e fagiano) che riescono, negli ambienti protetti, a raggiungere densitá tali da consentire prelievi a scopo di ripopolamento.
Ricorrendo agli allevamenti nazionali é possibile reperire, per diverse specie, un numero elevato di individui anno dopo anno, che danno la possibilitá di ripopolare anche vaste aree ed accelerare gli effetti del ripopolamento.
Nell'allevamento per contro si determina un processo di domesticazione e la selezione di animali con caratteristiche fisiologiche, morfologiche e comportamentali significativamente diverse da quelle proprie degli animali selvatici. I soggetti di allevamento hanno una scarsa attitudine alla vita selvatica, con difficoltá ad alimentarsi naturalmente e a difendersi dai predatori.
Nella scelta degli animali da utilizzare assume quindi un'elevata importanza la valutazione delle tecniche di allevamento e della qualitá degli animali acquistati; questi elementi assumono un'importanza superiore al prezzo, in quanto l'utilizzo di esemplari non idonei diminuisce notevolmente le rese e potrebbe determinare anche gravi ripercussioni sulle popolazioni naturali.
Un passaggio molto delicato nella pratica dei ripopolamenti, dopo aver valutato la qualitá degli esemplari stessi dal punto di vista genetico, sanitario e di salubritá, é la fase di immissione.
Questa deve tendere a ridurre il piú possibile la mortalitá degli animali immessi, determinata da malattie, predazione, incidenti di varia natura, deperimento fisico e movimenti erratici.
Le malattie, gli incidenti, la predazione e il deperimento fisico incidono in misura maggiore per gli animali di allevamento rispetto a quelli selvatici, in quanto questi non dispongono di adeguate difese immunitarie, tecniche di fuga efficaci, capacitá di alimentarsi nell'ambiente naturale e di trovare in esso rifugio.

Nel caso si utilizzino animali selvatici, questi devono essere catturati con le migliori precauzioni, evitando loro traumi nelle operazioni di cattura, marcatura, e trasporto.
Gli animali devono essere posti in luoghi tranquilli e non devono essere spostati da un contenitore ad un altro. Per ridurre i movimenti erratici é necessario che al momento della liberazione siano presenti il minor numero di operatori; questi devono lasciare le cassette nei luoghi prescelti senza indurre gli animali ad uscire.
In generale infine gli animali ad attivitá diurna, quali i fasianidi, vanno rilasciati al tramonto, mentre quelli ad attivitá notturna, quale la lepre, devono essere rilasciati durante il giorno. Questo consente una minore dispersione, in quanto gli animali sono propensi a cercarsi immediatamente un ricovero dove sostare.


Viceversa gli animali provenienti da allevamenti hanno bisogno di cure dopo il rilascio; solitamente questa selvaggina trae giovamento se posta in recinti di ambientamento o liberato direttamente, avendo cura peró di provvedere ad una alimentazione di sostegno per le prime tre settimane, mediante il posizionamento, vicino ai luoghi di immissione, di mangiatoie e abbeveratoi.


Piuma Italia
Stefano Borella